lunedì 13 giugno 2011

Novara in A dopo 55 anni

Dopo lo 0-0 della gara d'andata, la squadra di Tesser vince con i gol di Gonzalez e Rigoni.

NOVARA, 12 giugno 2011 - In serie A il Novara, con vittoria secca per 2-0.

Premiata una stagione esaltante, con un girone d’andata dominato attraverso un gioco spumeggiante, una flessione nei primi mesi di quest’anno ma anche il carattere per superarla. Per il Padova, la finale dei playoff è già un grande risultato, dopo aver visto in faccia i playout. Senza dimenticare che l’inchiesta scommesse disegna parecchi scenari, tra cui la promozione proprio per chi ottiene il piazzamento d’onore agli spareggi (se esente da coinvolgimenti).

E’ il Novara a prendere in mano la partita, e al quarto d’ora arriva l’episodio che gli spiana la strada. Palla al limite dell’area per Gonzalez lanciato a rete e interventaccio di Cesar: punizione con rosso. E l’esecuzione dello stesso Gonzalez è micidiale, con palla angolatissima alla destra di Cano: 1-0. A quel punto, Dal Canto è costretto a coprirsi togliendo un attaccante, e la scelta finisce proprio su El Shaarawy, in favore dell’esperienza di Vantaggiato e De Paula (Ardemagni è in panchina): in campo Trevisan. Senza la fantasia del giovane talento di proprietà del Genoa, la reazione si limita a un paio di tiri dalla distanza. Il Novara riprende ben presto il controllo del centrocampo, e torna anche a cercare la porta sfruttando quella velocità che è un po’ la specialità della casa. Nel recupero c’è un colpo di testa di Vantaggiato su cui vola in presa Ujkani, ma al riposo il conto dei corner dice 6-2 per la squadra avvantaggiata dalla posizione in classifica e dal punteggio. 

Si ricomincia con un botta e risposta, Marianini di testa da una parte, un diagonale di de Paula dall’altra. Poi ritocca a Bertani, che manda alto su una respinta del portiere e quindi al padovano Cuffa, su cui Ujkani deve uscire di piede. Un Padova che non molla anche in 10 a fronte di un Novara che si è sentito ordinare da Tesser di giocare per vincere e lo fa. E’ ancora Padova quando Lisuzzo sbaglia il suo primo intervento difensivo facendosi “bere” in area da Renzetti che poi spara alto. Ma a questo punto è Rigoni che decide di andare in porta e lo fa da vero numero 10, partendo in dribbling dalla trequarti destra e indovinando l’angolino del secondo palo. E’ l’apoteosi, con i 10 mila del Piola che gridano “serie A, serie A”, Poi è solo festa grande, dal Piola al centro città.

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