martedì 5 luglio 2011



La Stazione Centrale di Milano



"Mi dicevano che, quando è venuto Wright a Milano, ed è venuto una volta sola, si è veramente impressionato ed ha detto che è la più bella stazione del mondo. Per me lo è anche rispetto alla Grand Central di New York. Conosco poche stazioni così."

Arch. Aldo Rossi, 1996

La stazione di Milano Centrale è la principale stazione ferroviaria del capoluogo lombardo, la seconda d'Italia per flusso di passeggeri dopo Roma Termini, nonché una delle principali stazioni ferroviarie d'Europa.



La prima stazione centrale a Milano fu inaugurata nel 1864, sul luogo dove è ora Piazza della Repubblica. Il progetto era dell'architetto francese Louis-Jules Bouchot (1817-1907) ed il suo stile architettonico ricordava quello degli edifici parigini del medesimo periodo.
Questa stazione andava a sostituire quella di Milano Porta Tosa e di Milano Porta Nuova ed era interconnessa con tutte le linee, sia esistenti sia in via di costruzione, gravitanti sulla città ambrosiana.

La prima centrale restò in esercizio fino al 30 giugno 1931, quando subentrò quella nuova, tutt'oggi esistente. Della stazione storica non resta alcuna traccia.
Il primo progetto del 1912[modifica]Il Re Vittorio Emanuele III pose la prima pietra della seconda stazione centrale il 28 aprile 1906, prima ancora che venisse scelto un progetto.





La stazione è opera dell'architetto Ulisse Stacchini, il cui disegno vinse l'ultima gara per la sua costruzione nel 1912. Il progetto era stato modellato sulla Union Station di Washington.

La conclusione dei lavori sotto il fascismo



A causa della crisi economica in Italia, durante la prima guerra mondiale, la progettazione procedette a rilento, e il progetto, piuttosto semplice all'inizio, continuò a cambiare divenendo sempre più complesso e maestoso con l'inizio della costruzione della grande struttura metallica di copertura dei binari da parte della Società Nazionale Officine di Savigliano.



Questo avvenne specialmente a partire dagli anni '20 quando Benito Mussolini, divenuto presidente del Consiglio, volle che la stazione rappresentasse la potenza del regime fascista.






Le principali modifiche inclusero il nuovo disegno delle piattaforme ferroviarie e l'introduzione delle grandi arcate in acciaio, opera di Alberto Fava; lunghe 341 metri, ricoprono un'area di 66.500 metri quadri.

La costruzione riprese a pieno ritmo nel 1925 e il 1º luglio 1931 la stazione venne inaugurata ufficialmente alla presenza del ministro delle poste e delle comunicazioni Costanzo Ciano.

La deportazione degli ebrei nel 1943-44





Monumento ai ferrovieri e ai deportati ebrei durante la seconda guerra mondiale, negli anni della Repubblica Sociale Italiana, il binario 21 venne utilizzato per l'avvio dei treni che deportavano gli ebrei italiani verso i campi di concentramento e sterminio. Un primo convoglio di 250 deportati partì il 6 dicembre 1943. Il 30 gennaio 1944 più di 600 ebrei del nord Italia, già rinchiusi nel carcere di San Vittore, furono avviati al lager. Dopo 7 giorni di viaggio in condizioni disumane, all'arrivo ad Auschwitz, 500 di loro vennero selezionati per le camere a gas[2]. Ulteriori treni carichi di deportati presero la via di Auschwitz, dal binario 21, fino al maggio 1944.
Per approfondire, vedi http://www.binario21.org/

La stazione centrale nel dopoguerra

La stazione riprese a funzionare nel dopoguerra.
Con il tempo, il volume dei treni in arrivo si dimostrò troppo grande per una stazione di testa, come erano state pensate le grandi stazioni degli anni '10.


Una rivalutazione del concetto della vecchia stazione centrale venne effettuata tramite il progetto del passante di Milano e della nuova stazione di Milano Repubblica.





Il rifacimento del 2005-2010



La stazione è stata oggetto di importanti lavori di restauro e riqualificazione, iniziati ad agosto 2005, da parte di Grandi Stazioni, una società di Ferrovie dello Stato. I lavori sono terminati ufficialmente il 14 dicembre 2008, in concomitanza con l'inaugurazione della linea ad alta velocità Milano-Bologna, ma diverse parti della stazione sono ancora oggetto di lavori in corso[3].

Il restyling della stazione, inizialmente progettato da Marco Tamino, già artefice della riqualificazione di Roma Termini (poi estromesso dalla direzione dei lavori) ha incluso la ripulitura dei fregi e delle decorazioni; lo spostamento dei taxi fuori dalla Galleria delle Carrozze e la sua pedonalizzazione; l'apertura di nuovi spazi all'interno della stazione, con lo spostamento delle biglietterie. La nuova stazione è stata criticata per la mancanza di servizi ai passeggeri ed indicazioni chiare, oltre che per i percorsi non lineari di attraversamento, che allungano i tempi per i passeggeri. Secondo l'architetto Stefano Boeri, il nuovo assetto «rende difficile l’orientamento e addirittura a volte lo spostamento fisico per chi ha fretta».[4][5][6].

A conclusione dei lavori, il 13 novembre 2010, alla presenza del Sindaco di Milano, Letizia Moratti e dei cardinali Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano e Tarcisio Bertone, Cardinale Segretario di Stato, è stata dedicata a Santa Francesca Cabrini, patrona dei migranti.

Nell'occasione è stata scoperta una lapide che testualmente recita: "Da questi binari tante volte si avventurò per le strade del mondo Francesca Cabrini (1850-1917) Santa per la fede cattolica, apostola di solidarietà per tutte le genti in cammino". Si noti che la Santa è morta nel 1917 e la stazione fu inaugurata nel 1931.





Info http://it.wikipedia.org/wiki/Stazione_di_Milano_Centrale







































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