mercoledì 13 aprile 2011

Visita Milano - Visitare i Navigli a Soli 5,00 Euro - 21/05/2011

Echi giotteschi e basiliche antiche riflessi nell'acqua dei navigli
I navigli, le strade d’acqua della città, costruiti con il contributo dell'ingegno leonardesco su cui si riflettono antiche basiliche ed echi giotteschi.

Basilica di Sant'Eustorgio a Milano
Fondata probabilmente nel IV secolo, Sant’Eustorgio fu sede, fra le altre cose, del sepolcro dei Re Magi fino al saccheggio di Federico Barbarossa che trafugò le celebri e preziose reliquie per portarle a Colonia in Germania. Ancora oggi il campanile, in luogo della croce sommitale, è sormontato dalla stella a otto punte in loro memoria. Dal XIII secolo la chiesa divenne la principale sede dell’Ordine domenicano a Milano. Nel 1219 Domenico di Guzman aveva inviato a Milano i primi due confratelli, e l’anno successivo i domenicani si erano trasferiti nell’ospedale dei Pellegrini di Sant’Eustorgio. La chiesa era loro definitivamente assegnata l’11 aprile del 1227 con la conferma del Pontefice. La facciata è frutto di un rifacimento del XIX secolo.

Porta Ticinese

La nuova Porta Ticinese (in piazza XXIV Maggio), capolavoro di Luigi Cagnola risalente ai primi anni dell’Ottocento. La porta è volutamente isolata dagli edifici circostanti che fanno risaltare ancora di più l’imponenza delle sue forme. E' composta da un colossale arco tetrastilo affiancato da due piccoli caselli daziari che si trovano in posizione leggermente arretrata. Sempre nell’Ottocento si crearono anche nuove vie di accesso alla cittàin corrispondenza delle quali sorgeva la relativa porta come Porta Genova (del 1873).

Chiesa di San Vincenzo in Prato
La basilica di San Vincenzo in Prato, è l’unica milanese che conservi un autentico stile paleocristiano, del primo tipo canonico, simbolo della semplicità. La prima più antica chiesa fu fondata dal re longobardo Desiderio, nell’anno 770, che la dedicò alla Vergine. Poi mutò dedicazione in San Vincenzo, perchè furono trovate le sue spoglie, conservate in Urna nella Cripta, assieme a quelle di San Quirino e Nicomede, trovate nel 859, e di Sant’Abbondio trovate nel 1000. L’epiteto "In Prato", fu acquisito perchè sita nel podere detto Prata, del vescovo Odelperto. Nel 806 fu aggiunto alla chiesa un convento benedettino, e tra il IX e XI secolo, i frati rifecero la chiesa ormai cadente, ma sullo stesso impianto ed aspetto.
 Il Battistero ottagonale che si trova all'esterno, sulla sinistra, è l’originale del IX sec. Nel 1787 la chiesa fu dismessa dal culto ed adibita a magazzino; finchè nel 1880-90, un gruppo di privati, cultori delle antichità milanesi, la restaurarono all’aspetto attuale, e la ripristinarono al culto. Questa piccola basilica, che misura 40 x 20 metri circa, in mattoni a vista, è sopravvissuta con l'originale struttura, perchè in ogni restauro, non fu mai modificata sostanzialmente, ed è l’unica che rimane a testimoniare il più antico aspetto della cristianità milanese. Fu eretta sul basamento e ruderi di un tempio romano od un oratorio, che si trovava al centro di una necropoli romana, di cui alcuni reperti sono murati sul fianco sinistro esterno della chiesa.

Chiesa di San Cristoforo sul Naviglio a Milano
La chiesa romanica è una piccola aula coperta a tetto e terminante con una piccola abside semicircolare. La facciata è ornata da un ricco portale in cotto il rosone gotico a raggi intrecciati ed inoltre gli stemmi dei Visconti, di Milano e del cardinale Pietro Filargo da Candia, arcivescovo di Milano e futuro papa Alessandro V. La facciata della Cappella Ducale presenta un semplice portale ai cui lati stanno due alte monofore gotiche oltre agli stemmi visconteo e milanese ed a resti di affreschi. La facciata segue il modello tipico delle chiese di Solari, di cui altri esempi sono nelle facciate della stessa epoca di Santa Maria delle Grazie, e di San Bernardino delle Monache. Il Campanile nella forma attuale è una soprelevazione del XV secolo del campanile originale, con cuspide a cono cestile e monofore.
L’interno, trasformato in due navate nel 1625 con l’abbattimento della parete che separava le due chiese, presenta nella navata di sinistra un soffitto ligneo e sulla parete frammenti di affreshi della scuola del Bergognone (Ambrogio da Fossano). L’abside conserva affreschi della scuola di Bernardino Luini. La navata destra ha due campate con volte a crociera e le pareti sono decorate da affreschi gotici; alla parete una pregevole statua lignea del XIV secolo rappresentante San Cristoforo ed il Bambino.

QUANDO - il 21 Maggio 2011
DOVE - Piazza S. Eustorgio, davanti alla facciata della chiesa (fermata tram n° 3).

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