martedì 15 marzo 2011

Inter e l'impresa a Monaco


Lo 0-1 dell'andata degli ottavi a S.Siro obbliga i nerazzurri a una rimonta, situazione mai verificatasi nella passata edizione della Champions. Ma i tedeschi non sono imperforabili dietro e all'Allianz Arena proporranno una coppia centrale tutta nuova (Van Buyten-Luiz Gustavo)

MONACO (Germania), 15 marzo 2011- Diciamoci la verità, il gol di Mario Gomez a San Siro, al 90’, fa tutta la differenza del mondo. Perché l’1-0 subito in casa obbliga l’Inter di Leonardo a un’impresa, qui a Monaco. Lo dicono le statistiche (solo l’Ajax di Van Gaal riuscì nel 1996 a ribaltare un identico risultato casalingo contro il Panathinaikos) e lo dice il buonsenso, perché essere obbligati a vincere all’Allianz Arena non è mai una bella condizione. Ma in campo ci sarà la squadra campione d’Europa in carica, per cui non è il caso di fasciarsi la testa. Ma analizziamo i fattori che possono condizionare la gara.

FATTORE EMOTIVO — L’Inter si trova in una condizione nuova, rispetto alla stagione scorsa: allora nelle sfide dirette mai si trovò a dover ribaltare al ritorno un risultato negativo dell’andata. La situazione che si avvicina di più è quella degli ottavi col Chelsea, quando partì per Londra decisamente sfavorita. L’1-0 di Eto’o cambiò tutto, e stavolta garantirebbe almeno i supplementari. Sull’altro fronte, il Bayern oltre allo stimolo di salvare una stagione che lo vede fuori dai giochi nei tornei nazionali, ha quello di "vendicare" la sconfitta della finale di Madrid.

FATTORE DIFESA — In campo si troveranno una formazione che non può difendersi, l’Inter, e una che non è "programmata" per difendersi, il Bayern. I bavaresi hanno confermato anche a San Siro di non essere imperforabili dietro, oggi potrebbero proporre una coppia centrale tutta nuova, con Van Buyten rispolverato e Luiz Gustavo arretrato (con l’Amburgo ha funzionato, ma Eto’o e compagni sono un’altra cosa). Decisamente più sicurezze dà quella dell’Inter, su cui aleggia però il problema Lucio. L’impressione è che il brasiliano stringerà i denti e ci sarà, altrimenti dovrebbe toccare a Cordoba, con l’ipotesi Chivu che costringerebbe a spostare troppe pedine (Zanetti terzino, Motta a centrocampo).

FATTORE ALLENATORI — La situazione dei due allenatori non potrebbe essere più diversa: da una parte il subentrato Leonardo, sotto la cui guida l’Inter si è rilanciata, dall’altra "l’esonerato in casa" Van Gaal, il cui futuro è comunque segnato. Sul piatto della bilancia c’è però anche l’esperienza dell’olandese in scontri diretti, contro quella limitata del brasiliano.

FATTORE PORTIERI — Voi chi scegliereste fra Julio Cesar e Kraft? Anche noi. Però all’andata il portierino tedesco fu fra i migliori dei suoi, mentre il brasiliano si macchiò di una respinta corta che fece esultare Gomez. La camminata espiativa dallo stadio verso casa però può aver funzionato: per referenze chiedere a Caracciolo.

FATTORE STADIO — L’Allianz Arena accoglierà vestita di rosso Zanetti e compagni. E se è vero che i tifosi nerazzurri saranno in minoranza, gli oltre tremila biglietti riservati agli ospiti sono andati esauriti a gran velocità. I tifosi ci credono. Perché non dovrebbero farlo i campioni d’Europa? (Fonte Gazzetta)

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